Pelle e menopausa
La donna in menopausa durante la visita medica spesso riferisce disagio per la comparsa di cambiamenti della pelle: secchezza ostinata, perdita di tono, comparsa rughe, di pieghe e lassità, fragilità capillare e aumentata sensibilità cutanea.
La risposta alle richiesta della paziente è sempre personalizzata, ma l’impiego di ormoni femminili bioidentici o di sostanze naturali ad azione ormono-simile, ha un’efficacia speciale nel modulare i segni cutanei causati dell’età.
La rigenerazione della pelle è un processo fisiologico influenzato principalmente dalla presenza di ormoni sessuali. Presenti in abbondanza nella donna in età fertile, gli ormoni sessuali femminili garantiscono tutte le qualità funzionali e strutturali di una pelle giovane quali, elasticità, compattezza, luminosità, idratazione. Viceversa la loro carenza rappresenta la principale causa d’invecchiamento cutaneo, con la comparsa dei primi segni dopo i 40 anni e un drastico peggioramento con la menopausa per assenza degli stessi.
La personalizzazione nella prescrizione di una terapia con molecole ad azione ormonale, è fondamentale per il raggiungimento di un risultato apprezzabile dal punto di vista estetico ed altresì congruo rispetto alla storia sanitaria personale o familiare della paziente.
La scelta e la concentrazione degli ormoni bioidentici da impiegare come terapia topica (in creme) o sistemica (come terapia ormonale sostitutiva) o l’utilizzo di sostanze ormono-simili naturali con azione anti-aging, fanno parte di un inquadramento specialistico di provata competenza.
La genisteina
Un ormone naturale
La genisteina è un estrogeno naturale appartenente alla categoria degli isoflavoni di cui rappresenta la molecola più attiva ed efficace per la gestione dei cambiamenti della pelle delle donne in postmenopausa. [1]
Un’altra importante azione è legata alla prevenzione verso l’invecchiamento della pelle da radiazione solare (fotoinvecchiamento), per la potente azione antiossidante e di protezione nei confronti dei danni da UV.
Dove si trova e come funziona
La Genisteina è presente in abbondanza nei semi di soia e derivati fermentati dalla soia.
La sua efficacia dipende da una struttura chimica simile all’estradiolo, estrogeno prodotto dall’ovaio nella fase fertile della vita della donna, che conferisce alla molecola un’azione simile agli estrogeni per la capacità di legarsi allo stesso recettore (cioè all’antenna radar da cui dipende l’attività della molecola all’interno della cellula). In particolare la genisteina si lega con elevata affinità ai recettori per gli estrogeni di tipo beta (ERb), abbondantemente presenti sulla pelle ed in particolare nei fibroblasti.
Da questa evidenza scientifica numerosi studi sono stati condotti nel valutare l’efficacia della genisteina come molecola anti-invecchiamento.
Utile nel combattere l’invecchiamento della pelle
Una prima conferma di quanto detto emerge da un’osservazione fatta alla fine degli anni ottanta, relativamente al tipo d’invecchiamento cutaneo della popolazione caucasica rispetto a quella asiatica: la ricerca rivelò come i danni dell’invecchiamento fossero diversi e più lievi in quest’ultima popolazione. Quest’evidenza, valutate le differenze nello stile di vita tra le due popolazioni, consentì di ipotizzare che il beneficio dipendesse dal consumo con la dieta di abbondanti quantità di isoflavoni, cioè di genisteina. [2]
Questa osservazione è stata successivamente confermata da uno studio clinico in cui una popolazione di donne in menopausa è stata suddivisa in due gruppi; un gruppo ha ricevuto una supplementazione per bocca di isoflavoni della soia per 6 mesi, l’altro gruppo ha ricevuto placebo. Si è osservato al termine dei 6 mesi che le donne che avevano assunto giornalmente isoflavoni di soia presentavano una riduzione delle rughe perioculari e periorali, della lassità cutanea, rispetto al gruppo placebo. [3]
Efficace nel migliorare lo spessore del derma
La genisteina risulta essere l’ormone naturale ideale in quanto capace di contrastare quei processi d’invecchiamento della pelle della donna in menopausa, di cui la riduzione dello spessore è uno dei segni più evidenti.
Infatti è stato confermato istologicamente come la genisteina sia in grado di aumentare lo spessore del derma per un aumento della produzione di collagene e un controllo sulle metalloproteinasi (MMP), enzimi deputati alla degradazione delle fibre collagene. [4]
Un team di ricercatori statunitensi in collaborazione con ricercatori italiani, ha dimostrato come la genisteina abbia un’efficacia comparabile agli estrogeni nel riparare alcuni danni molecolari, alcune alterazioni istologiche e funzionali della pelle in una situazione di carenza di estrogeni, dunque simile alla menopausa, nel modello animale. [5]
Azione antiossidante e anti-infiammatoria
Un’altra azione biologica della genisteina contro l’invecchiamento cutaneo è legata alla potente azione come antiossidante e di protezione nei confronti dei danni da radiazione solare.
L’azione antiossidante verso i radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e dell’azoto (NO) prodotti dalla pelle durante l’esposizione alla radiazione ultravioletta conferisce alla genisteina un’importante funzione anti-infiammatoria (foto protezione) oltre che di protezione verso tumori cutanei foto-indotti. [6-7]
In conclusione La Genisteina è il fitormone anti-aging per eccellenza che vanta una consistente letteratura scientifica in termini di efficacia, capace di contrastare efficacemente le cause intrinseche (legate all’età) ed estrinseche (legate alla radizione ultravioletta) d’invecchiamento della pelle, in maniera sicura e naturale.
- The British Journal of Pharmacology 2012; 165: 994-1005
- The British Journal of Dermatology 1990; 35 (122. Suppl) 105-9
- European Journal of Clinical Nutrition 2006; 60 (10):1201-6
- Clinics 2014; 69 (12): 854-861
- The British Journal of Pharmacology 2012; 165: 994-1005
- Journal of Photochemistry and Photobiology 2015; 144: 20-7
- The Journal of Investigative Dermatology 2005; 124 (1): 70-8
Dott.ssa Monica Renga
Medico chirurgo, Esperta in Medicina Estetica